La Russia nei progetti BRI: nuove infrastrutture per favorire l'economia del paese


La Russia, il paese più vasto del mondo, svolge un ruolo cruciale nella nuova via della seta. Molte delle rotte ferroviarie e stradali più frequentate tra la Cina e l’Europa attraversano infatti l’ex nazione sovietica. Sebbene il traffico tra le due aree del continente eurasiatico avvenga prevalentemente (quasi il 90%) via mare, il treno si sta affermando come una nuova modalità di trasporto per l’import ed export da e per la Cina. I suoi vantaggi sono i tempi rapidi (il 50% in meno rispetto alla nave), la facilità di fermarsi per più tappe (o al contrario di viaggiare ininterrottamente) e la possibilità di collegare centri cittadini ed aree continentali. Le regioni attraversate dalle varie tratte tra Cina ed Europa vedono nei tempi recenti un fiorire di attività economiche dovute all’aumento di traffico, che si traduce anche in un maggiore movimento via gomma. Da centri di interscambio a zone economiche speciali, i treni portano con sé un grande numero di opportunità. Spesso avviene anche che molte di queste aree siano già altamente industrializzate. E’ il caso delle regioni degli Urali e del Volga nella Repubblica Federale Russa. Qui vengono prodotti il 70% dei veicoli a motore nella nazione, il 50% dei sistemi di difesa e aerospaziali, il 40% dei metalli e il 30% degli strumenti meccanici.

Uno dei progetti di maggiore spessore che investe l’area è il “Western Europe - Western China International Transit Corridor”, il corridoio stradale internazionale che unisce l’Europa occidentale alla Cina occidentale. Con questo progetto ambizioso se ne intersecano altri, importanti per creare un humus economico fecondo nelle aree interessate dal tracciato. E’ il caso dell’autostrada tra Mosca e l’agglomerato Samara-Tolyatti, nell’omonima regione che si affaccia sul Volga, a pochi chilometri dal confine col Kazakhstan. L’attuale autostrada è lungo 930 km e si percorre ad una velocità media di 73 km/h, impiegando quasi 13 ore per arrivare a destinazione dalla capitale. Il nuovo progetto sarebbe di 30 km più breve, utilizzerebbe 205 km di strade già costruite, sarebbe percorribile ad una velocità media di 109 km/h e velocizzerebbe il tragitto di quattro ore. Ci sarebbero 695 km di nuova costruzione, che possono offrire opportunità alle aziende italiane specializzate nelle opere stradali.
Gli investimenti stranieri sono ben accetti e regolamentati dalla Legge Federale No 160-FZ e il settore stradale non rientra tra le fattispecie considerate “strategiche” dalla legislazione, e dunque ritenute “protette”. Le sanzioni imposte da USA e UE per la situazione Ucraina possono rivelarsi un ostacolo, almeno in termini di complicazioni burocratiche, ma con l’assistenza di esperti nella cooperazione con Mosca dovrebbero essere facilmente superate, a patto di attenersi a determinate regole.

Un corposo studio realizzato dal prof. Mikhail Blinkin, esperto di economia dei trasporti, ha rilevato come l’importanza dell’autostrada ad alta velocità verso il confine Kazako, facente parte del corridoio internazionale tra Cina ed Europa, sia fondamentale per l’economia del paese.
Le relazioni tra UE e Russia, seppure ben lontane dall’essere ottimali, sembrano essersi calmate negli ultimi periodi, complice anche la posizione simile sull’accordo iraniano che accomuna Mosca e Bruxelles e su cui Washington sta invece vacillando. Già nel corso dell’estate l’entourage di Jean-Claude Juncker ha lasciato intendere che il Presidente della Commissione Europea sarebbe disposto ad ammorbidire le sanzioni alla Russia, pur di preservare l’approvvigionamento energetico proveniente da est. Un abbassamento generale dei toni ed un ritorno alla normalità non può che beneficiare entrambe le parti, con un aumento degli scambi commerciali che favorirebbe molto anche l’Italia.

Per maggiori informazioni sul progetto di costruzione dell'autostrada Mosca - Samara-Tolyatti contattaci su info@easternational.it


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